14 giugno ciclopasseggiata al Museo Ferroviario di Pietrarsa
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Guida Titti Vollero 3396795037
** facile per tutti i tipi di bici
Appuntamento ore 9,30 piazza Dante
partenza ore 10,00 per Pietrarsa
percorrendo via Toledo, via Marina , via Reggia di Portici, Corso S. Giovanni, Pietrarsa.
All’arrivo deposto bici in area interna al Museo (portare comunque lucchetti)
ingresso soci euro 5 con guida offerta dall’associazione (euro 3,50 per maggiori di 65 anni e minori di 18 anni)
ingresso non soci euro 7 con guida
oppure euro 5 senza guida.
Facoltà di rimanere nel parco del Museo fino alla chiusura (ore 16,00) anche dopo la visita guidata per fare colazione al sacco o pizza acquistabile in loco; All’ interno del Museo vi sono spazi verdi ed una passeggiata a mare.
Un affascinante viaggio nel tempo tra le locomotive e i treni che hanno unito l’Italia dal 1839 ai nostri giorni, in 170 anni di storia delle Ferrovie italiane. È questa l’esperienza che regala ai visitatori di ogni età il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa. Un museo diverso, aperto alla curiosità dei giovani e di tutti coloro che vedono nel treno uno strumento insostituibile per il futuro del trasporto pubblico. Pietrarsa è uno dei luoghi simbolo della storia delle Ferrovie dello Stato, un ponte teso tra passato e presente che congiunge idealmente la Bayard ai sofisticati e velocissimi treni dell’Alta Velocità.
Adagiato tra il mare e il Vesuvio, con una spettacolare vista sul Golfo di Napoli, il Museo è stato allestito, dopo accurati interventi di restauro conservativo, in uno dei più importanti complessi di archeologia industriale italiana: il Reale Opificio Meccanico, Pirotecnico e per le Locomotive, fondato da Ferdinando II di Borbone nel 1840. Una sede espositiva unica nel panorama nazionale che, per la suggestione degli ambienti e la ricchezza dei materiali conservati, rappresenta uno dei più importanti musei ferroviari d’Europa. Il Museo è stato inaugurato nel 1989. Si sviluppa su un’area di 36mila metri quadrati, di cui 14mila coperti. All’esterno, nel vasto piazzale spalancato sul mare si erge la grande statua in ghisa di Ferdinando II. Alta più di 4 metri e fusa nell’Opificio nel 1852, ritrae il sovrano che ordina con gesto regale la fondazione delle Officine e sembra vegliare soddisfatto sulla sua preziosa creatura.